Il corpo umano non è una macchina di metallo, ma è comunque molto complicato e regolarlo come una macchina è difficile...

Un chip chimico può fornire un neurotrasmettitore come l’acetilcolina, che consente il controllo chimico dei muscoli. Università di Linköping, Svezia
Il corpo umano non è una macchina di metallo, ma è comunque molto complicato e regolarlo come una macchina è difficile da realizzare. Ecco perché una nuova scoperta di Klas Tybrandt, dottorando in Elettronica organica presso Università di Linköping, Svezia, è entusiasmante: ha sviluppato il primo chip chimico integrato, simile all’elettronica a base di silicio, ma per materiale biologico.
Un circuito chimico che ne deriva consente alle sostanze chimiche, di diversi tipi con scopi diversi, di viaggiare attraverso il corpo, ma le tiene comunque sotto controllo. Invia una determinata sostanza chimica alle sinapsi muscolari che non segnalano, ad esempio, e guidala attraverso il circuito. (Il grande contendente chimico in questo sembra essere il neurotrasmettitore acetilcolina, che consente il controllo dei muscoli.) Prima di questo, il gruppo di ricerca di Organic Electronics presso L'Università di Linköping aveva già sviluppato transistor per il trasporto di molecole, ma questo circuito offre molta più flessibilità: ciò che una volta veniva fornito alle singole cellule ora è completo percorsi.
I ricercatori sperano che questo apra le porte a un campo completamente nuovo della tecnologia dei circuiti basata su ioni e molecole invece che su elettroni e lacune.
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